Wednesday, 15 January 2003

Auckland

Eccomi qui agli antipodi, sperando che il collegamento tenga... finalmente una bella postazione in hotel, ma senza costi terrificanti come a Bali. Vado con ordine Parto da Singapore e mi trovo come compagno di viaggio un medico ayurvedico di ritorno dall'India - di Auckland, potrebbe essere un bel contatto, ma ahime', non c'e' un grande feeling: non era granche' espansivo e cosi' dopo poche parole ci siamo persi al recupero bagagli. Poco Male. Arrivo in hotel scodellata da una sorta di taxi collettivo. tutto liscio come l'olio: il sole splende, l'hotel non e' una favola (direi che e' il peggiore finora - sempre con due letti... questo per tutti coloro che non hanno voluto prendermi sul serio riguardo a metterci solo i voli...), ma e' dignitoso. Parto alla esplorazione di Auckland, calando verso il porto. Auckland mi e' stranamente familiare ed al tempo stesso aliena: cio' e' dovuto all'aspetto che talvolta ricorda Londra (ma le palme ad Hyde Park non ci stanno proprio benissimo), talvolta una citta' di mare diciamo... di lusso. Arrivando alla marina mi beo della vista dei grattacieli: quello di HP, quello di PriceWaterhouseCoopers, quello di Oracle, il palazzo di Deloitte... per fortuna oggi ho trovato ache la sede IBM, cominciavo a sentirmi frustrata. Qualcuno faccia sapere a Mario Lavizzari che il palazzo dell'Elsag non l'ho proprio visto, peccato. La Sky Tower (piu' di 300 metri) mi guardava da lassu'... ma quella e' un'altra storia. Il primo impatto con il porto e' da favola - gli yacths sono tantissimi ed lussuosissimi - un bellissimo Philanderer con bamdiera di George Town (sapete dov'e' George Town: mica in Nuova Zelanda, sta alle isole Cayman... devono essere tutti dei grandi appassionati di vela alle Isole Cayman, dato che gli abitanti si sono tutti trasferiti qui...) attracca DI POPPA (sara' stato lungo una volta e mezzo una barca da regata - se sono 90 piedi.. era 135, ma convertite voi...) con tender e tutto senza il minimo sforzo, si apre come una portaerei - i mariani tutti belli tutti abbronzati... e i passeggeri parlano inequivocabilmente romanesco... Mi passo per primo il museo maritttimo - si trova proprio sul porto - e nel fare cio'... vedo la Amerigo Vespucci in tutto il suo splendore! nel museo sono esposte le canoe dei maori fino ai motori fuoribordo degli anni 50: ci sono enormi modelli di navi che riproducono i piroscafi dei tempi dell'immigrazione, addirittura e' ricostruita una cabina della prima epoca: compreso il rollio ed il sinistro cigolio del fasciame. I neozelandesi, come tutti i popoli senza storia, sono dannatamente nostalgici: nel museo e' riprodotto anche un "bach", una sorta di bungalow molto spartano che costituiva la seconda casa sulla spiaggia di molti abitanti di Auckland - tavolo di formica, frigorifero bombato e radio a valvole inclusi. Mi affaccio ad una delle finestre del museo e cosa vedo: Adriatica! ebbene si', ormeggiata qui, probabilmente aspetta di tornare indietro con una seconda serie di Velisti per caso...e' stato un po' come ritrovare un parente in un luogo lontano. Qui si vive di pane e America's Cup - Team New Zealand (TNZ per gli amici) e' il coccolo della nazione, molto di piu' che la Nazionale di calcio da noi: qui in quanto a nazionalismo non scherzano niente - si vedono certe pubblicita' di persone vestite di nero che marciano insieme... A parte le immagini reminescenti di altre ben piu' inquietanti, il movimento che era stato creato per sostenere TNZ contro i "traditori" passati agli svizzeri (leggi lo skipper Russell Coutts) e' stato sciolto: si chiamava Blackhearts (motto: Country against Money) e erischiava di esasperare un po' lo spirito della Coppa. Qui i risultati delle finali fra Alinghi e Oracle sono appesi ovunque - e per chi non lo sapesse oggi Alinghi si e' portata sul 3 a 0. La Louis Vuitton Cup (come si chiama questa fase) e' ovunque - impossibile sfuggire... devo ammettere di aver guardato la regata oggi pomeriggio (rimandata dal matttino per assenza di vento) - ma gallina beccami se ci capisco qualcosa - ma tutta sta tattica dov'e'? Ho pure fatto la replica con il Virtual Spectator dentro al pub sulla marina - ma piu' che provare la birra locale non ho fatto... insomma, io sulle barche preferisco fare la zavorra. Stamattina ho provato l'ebbrezza della torre - ci si puo' anche fare bungee Jumping, se volete - mi son0o vista passare davanti una tipa piu' o meno verso i duecento metri... ma la torre e' straordinaria per la vista che offre sulla baia. QUESTO POSTO E' UNA FAVOLA! e dall'alto ho visto la Vespucci rimorchiata fuori dal porto allontanarsi e spiegare le vele, ho visto le due Alinghi uscire per la regata... in un paesaggio di isole, coni vulcanici, parchi, marine...SONO INNAMORATA! ho raccattato giusto un depliant di una societa' che fa consulenza a chi vuole immigrare... e comunque l'IBM qui c'e'! E la SAP sponsorizza Team New Zealand (un signore oggi mi e' stato molto grato quando gli ho spiegato che accidenti fosse quella sigla sulle vele...). Il clima e' fresco - la vera estate e' a febbraio - ma una freddolosa come me va in giro traquillamente in pantaloncini. Domani prendo il traghetto e vado sull'isoletta di Waiheke... che ci scappi una nuotata?

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