Monday, 13 January 2003
Lulur
Attenzione – quanto segue ha contenuti forti che potrebbero turbare chi ha scelto una vita di ascesi. Tutti conoscono l’idiota barzelletta dell’esploratore catturato dai cannibali. Viene messo di fronte alla scelta fra la morte e una incomprensibile alternativa (chiamiamola Lulur). Temendo un fato peggiore della morte l’esploratore sceglie di essere sgozzato. Il capo cannibile ammirando il suo coraggio lo guarda con approvazione e sentenzia. “E sia – avrai la morte – ma prima… Lulur!” Con questa storiella in mente ho deciso di provare il Lulur giavanese. Un trattamento tradizionale di bellezza e rilassamento. Sono entrata nelle terme dell’hotel: un piccolo giardino, un portale scolpito di pietra, una grande statua di Ganesh. Mi conducono in una piccola stanza dall’aspetto rustico – pavimento di pietra, un lettino, una doccia, una vasca in un angolo. Mi spoglio e mi sdraio a pancia in giu’, accomodando il viso nell’apposita apertura. E cosi’ aspetto, contemplando il pavimento. Quando la gentile signora comincia a pizzicottarmi I fianchi, penso che forse non e’ stata una buona idea. Mi preparo a soffrire. I pizzicotti continuano, su e giu’ per la schiena. Ma quando finalmente la signora comincia ad attingere ad uno dei suoi prodigiosi unguenti, ah, inizia il paradiso! Forte e veloce, la massaggiatrice mi lavora la schiena con un’energia deliziosa, quindi le spalle e le braccia. Mi sento un po’ sciocca a sorridere al pavimento, ma non posso farne a meno – e’ fantastico! Quindi la gamba: la pianta del piede, poi dito per dito, il polpaccio, la coscia – la natica: un’apoteosi! Non sono mai stata cosi’ contenta di aver due gambe, per il gusto di sentire la massaggiatrice cominciare con l’altra. Dopo il recto, il verso: il collo , il seno, la pancia - con grande delicatezza, via discendendo. Infine le mani: il palmo, poi dito per dito. Un’ora di pura estasi… la morale da trarre potrebbe anche essere: : E’ il lubrificante che fa la differenza” – nei massaggi come in tanti altri aspetti della vita. Quindi la gentile signora mi cosparge di una poltiglia giallo-curcuma: acqua tiepida in cui sono disciolti (ma non troppo) aromi e farine vegetali. Dopo avermi trasformato in Eldorado, mi lascia ad asciugare per una decina di minuti. Quindi con un vigoroso massaggio rimuove lo strato dorato rappreso… e con esso un dito della mia pelle! L’avete mai fatto con una raspa da legno? Di fatto il Lulur richiede un po’ di stoicismo, ma il meglio deve seguire… una bella doccia calda, quindi la signora mi cosparge di… yogurth! Una sensazione indescrivibile! Ah, un grandissimo viaggio! Dopo una seconda doccia, mi attende una vasca colma di acqua calda e petali di fiori… mentre sono in ammollo converso con la massaggiatrice. Da dove vieni? Dall’Italia. Sei sposata? (se gli rispondi di essere single gli hai gia’ massacrato meta’ della conversazione) No. hai fratelli? Tutta la genealogia segue. Mi fa poi bere un oscuro infuso aromatico. Mi aiuta ad asciugarmi, mi rivesto, mi accompagna all’uscita. Due ore indimenticabili.
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